Sono sempre più numerose le famiglie che scelgono la vacanza in bicicletta. Ormai si usa spesso parlare di cicloturismo, per indicare quel tipo di turismo fatto in sella a una bici, che consente di fare il pieno di bellezza respirando aria pura e tenendosi in allenamento.
In Italia gli incantevoli scorci naturali, uniti all’importanza del patrimonio culturale, potrebbero fornire un invidiabile incentivo per lo sviluppo di questo tipo di turismo, che secondo l’ENIT (Azienda Nazionale per il Turismo) potrebbe fruttare ben 3,2 miliardi di euro di fatturato l’anno.
A livello locale e regionale sono già presenti delle vere e proprie eccellenze sul territorio: nel 2015 il CosmoBikeShow, la prima fiera italiana internazionale dedicata al mondo della bicicletta, ha insignito tre regioni dell’Italian Green Road Awards per le loro ciclabili. Al primo posto si è qualificata l’Umbria, con la Assisi-Spoleto-Norcia; al secondo posto il Veneto, con la Ciclabile delle Dolomiti; al terzo posto la Liguria, con la Cycling Riviera.
A livello nazionale, invece, l’Italia è in ritardo rispetto agli altri paesi: i problemi principali sono infatti rappresentati dalle infrastrutture a supporto di questo tipo di turismo. Non si è ancora giunti, a esempio, a un accordo definitivo con FS per garantire la possibilità di trasporto di un adeguato numero di biciclette; non sono molte le strutture ricettive che offrono un deposito bici; oppure ancora alcune piste non sono adeguatamente segnalate o sono inserite in strade ad alto traffico motorizzato.
Per ovviare a questa situazione sono state adottate specifiche misure: la Fiab, Federazione Italiana Amici della Bicicletta Onlus, ha creato Albergabici, un elenco delle strutture ricettive che dispongono di un riparo/deposito, di un’officina e del servizio noleggio biciclette. Risale al 2015, invece, Bicitalia, il primo network nazionale dedicato alle ciclovie: sul portale sono stati mappati più di 18.000 chilometri di percorsi ciclabili e sono state individuate 50 ciclovie di qualità.
Fra queste abbiamo selezionato 5 itinerari, particolarmente suggestivi per il contesto storico-naturale in cui si inseriscono, e che per la loro facilità possono essere percorsi da tutti, comprese le famiglie con bambini.
1) VENETO – CICLABILE DELLE DOLOMITI
Informazioni tecniche
Percorso: 64,5 km
Fondo stradale: misto (asfalto, sterrato)
Per gli amanti delle vacanze in montagna, questo percorso è uno dei più belli che si possano fare al mondo. La natura e l’inventiva umana hanno creato infinite possibilità di scoprire il maestoso fascino delle Dolomiti; una di queste è a bordo delle due ruote. L’itinerario si snoda fra Dobbiaco e Calalzo, percorrendolo in questa direzione il livello di difficoltà è inferiore, poiché la strada è a scendere (da 1500 a 800 metri); in direzione opposta, invece, la fatica sarà maggiore, ma sarà ricompensata dagli scenari mozzafiato che si apriranno lungo la strada.
La prima parte del percorso (Dobbiaco–Cimabanche), che si estende per 17 km, è caratterizzata da uno sterrato ben battuto e facilmente percorribile; le limpide acque dei laghi di Dobbiaco e Landro accompagnano il ciclista. La seconda parte del percorso si estende per altri 47,5 km; da Cimabanche a Cortina la pista si inoltra in un bosco e poi prosegue nella Valle del Boite, con le sue eleganti stazioncine, Pieve di Cadore, paese natale di Tiziano, e termina a Calalzo.
Nei giorni festivi e nel weekend Calalzo è collegata a Vicenza, Padova e Venezia dal servizio Trenobus e dal servizio su gomma Bike‘n’Bus, grazie al quale è possibile trasportare fino a 60/30 biciclette verso le diverse tappe della ciclabile. Per tutte le informazioni e gli itinerari completi, potete contattare gli organizzatori della Ciclabile delle Dolomiti.
Guarda il video della ciclabile delle Dolomiti
2) LIGURIA – PISTA CICLABILE DEL PONENTE LIGURE
Informazioni tecniche:
Lunghezza: 24 km
Fondo stradale: asfalto pianeggiante
Inaugurata nel 2004 e immersa nei profumati paesaggi della riviera ligure, la pista collega in 24 km San Lorenzo a Mare a Ospedaletti. Il tracciato pianeggiante e asfaltato e i diversi punti di ristoro presenti sul percorso (ve ne sono ben quattro) rendono la pista adatta a grandi e piccini. La bellezza del percorso è da ricercare anche nella sua origine: prima di diventare pista ciclabile, la strada era una ferrovia che in 24 km dal 1872 al 2001 ha servito tutto il Ponente Ligure. Questa linea ferroviaria, ritratta in molti libri e film, è un vero pezzo di storia, testimone dello sviluppo e dei mutamenti della Riviera dei Fiori.
Nel primo tratto (che va da San Lorenzo al Mare a Riva Ligure, passando per Costarainera e Cipressa) si pedala costeggiando il mare, parallelamente ai paesi; all’altezza di Santo Stefano al Mare, invece, la ciclabile s’inserisce nel tessuto urbano del paese, attraversandolo. Da qui in poi è possibile ammirare in sella alla due ruote le strette viuzze di Santo Stefano, la Grotta dell’Annunziata, il porto e la fortezza cinquecentesca di Arma di Taggia, il quartiere Bussana di Sanremo e il celebre Corso Imperatrice, adornato dalle palme donate dalla zarina Maria Alexandrovna. Il percorso termina a Ospedaletti, incantevole borgo che fin dalla nascita è stato destinato ad accogliere i pellegrini diretti in Terra Santa, offrendo loro ristoro e riposo. Tutte le informazioni sul percorso, sul trasporto e noleggio delle biciclette e sui servizi e alloggi lungo la strada, si trovano sul sito ufficiale della Ciclovia.
3) UMBRIA – LA SPOLETO-NORCIA IN BICICLETTA
Informazioni tecniche
Lunghezza: 34 km
Fondo stradale: misto (asfalto, sterrato)
Dal 1926 al 1968 la vecchia ferrovia a scartamento ridotta definita “il Gottardo dell’Umbria” ha unito Spoleto e Norcia, attraversando gallerie, acquedotti, gole, boschi e paesaggi immersi nel verde. In seguito allo smantellamento della ferrovia si è deciso di attuare una riconversione della linea: proprio da ciò è nata, nel 2010, la ciclovia Spoleto-Norcia. È opportuno ricordare che dei 51 km che collegano Spoleto a Norcia, attualmente ne sono percorribili solo 34; prima di partire si consiglia di informarsi sulla viabilità del tracciato sul sito ufficiale.
Punto di partenza del percorso è il Terminal Le Mattonelle Bicigrill di Spoleto, che oltre a essere un RistoBici offre diversi servizi per i ciclisti. I primi 9 km si snodano su strada asfaltata, non presentano pendenze particolari (massimo del 4%) e sono perciò adatte anche ai meno esperti; una volta superato questo primo tratto si arriva a una delle attrazioni più spettacolari della linea, il viadotto del Cortaccione, alto 60 metri e largo 120.
Si prosegue per Caprareccia, dalla quale inizia una galleria lunga quasi 2 km e non illuminata (per affrontarla è indispensabile avere un adeguato fanalino da bici o frontalino). Fra Sant’Anatolia di Narco e Castel San Felice il fondo è ben battuto e facilmente percorribile. Al momento a Borgo Cerreto la strada si interrompe: la ciclabile riprende nell’ultimo tratto, che si estende per 8 km fra Serravalle e Norcia. Dall’1 al 4 settembre si svolge la Spoleto-Norcia in Mtb, un appuntamento imperdibile per gli amanti del genere.
4) LAZIO – GRAB, GRANDE RACCORDO ANULARE IN BICICLETTA
Informazioni tecniche
Lunghezza: 44 km
Fondo stradale: misto (per la maggior parte asfalto, sterrato)
La città eterna, si sa, ha un fascino che non smette mai di stupire; il traffico fa parte della città tanto quanto il Colosseo e i Fori imperiali e proprio per questo motivo percorrerla in bicicletta sembrava in passato un’utopia. La collaborazione di associazioni come il Touring Club, Legambiente, Vivilitalia e tante altre, coordinata da VeloLove, ha però recentemente portato alla realizzazione del GRAB, il Grande Raccordo Anulare in Bicicletta.
Si parte dal Palatino per arrivare ai quartieri di Torpignattaro e Quadrara, con i suoi murales carichi di colore ed energia; lungo la strada ci s’imbatte nel Circo Massimo, nel Colosseo, nelle Terme di Caracalla, si attraversa la Regina Viarum (l’Appia Antica) e il parco della Caffarella e si resta a bocca aperta di fronte all’imponenza dei grandi acquedotti. Pur essendo ancora in via di realizzazione, il progetto ha già riscosso un grande successo mediatico sia in Italia che all’estero, al punto da essere stato premiato da Esri, in California. Il GRAB, inoltre, porta con sé un importante obiettivo: la ciclo-pedonalizzazione della Via Appia. Una svolta epocale, che garantirebbe ai ciclisti la possibilità di percorrere in sicurezza la greenway romana.
Al momento, 31 km del tracciato (pari al 72,3 %) sono percorribili in bicicletta in tutta tranquillità, correndo lungo argini fluviali, parchi e vie pedonali; altri 10,4 km si sviluppano su marciapiedi e strade secondarie a bassa intensità di traffico; i restanti 1,9 km si sviluppano invece su strade altamente trafficate ed è perciò raccomandata la massima prudenza nel percorrerli. La guida La ciclovia del GRAB di Roma di Mattia Fiorillo, offre consigli e indicazioni per coloro che desiderano fare un tuffo nel tempo alla scoperta della storia di Roma.
5) PUGLIA – CICLOVIA DEL PARCO ALTA MURGIA
Informazioni tecniche
Lunghezza: 65 km
Fondo stradale: misto (asfalto, sterrato)
Fra le province di Bari e Andria-Barletta-Trani si estende il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, il cui interesse è sia naturalistico, grazie alle possenti Gravine, morfologie carsiche tipiche del territorio, sia storico, grazie ai suoi jazzi (recinti in pietra costruiti durante la transumanza) e al celebre Castel del Monte, eretto da Federico II. Il percorso ciclo-pedonale Jazzo Rosso–San Magno–Castel del Monte attraversa il parco per ben 65 km.
Si articola in sette percorsi differenti, ciascuno con difficoltà e lunghezze differenti. In relazione a ciò, anche il tipo di bicicletta impiegabile varia. In particolare, le tratte Ruvo di Puglia–Tratturello Regio e Centro Visite dei Guardiani-la Quite del Canale dei Pidocchi sono su asfalto e sono perciò percorribili con qualsiasi tipo di bici; da Tratturello Regio in poi, invece, il fondo diventa sterrato ed è pertanto consigliabile percorrerlo con una mountain bike. L’applicazione BikeMap consente di scaricare le mappe dei diversi percorsi e consultarle direttamente sul proprio smartphone.